Francesco Zugno,"Madonna in trono con bambino, S.Gaetano da Thiene, S.Francesco e S. Antonio"olio su tela h.cm.176x97

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Francesco Zugno,"Madonna in trono con bambino, S.Gaetano da Thiene, S.Francesco e S. Antonio"olio su tela h.cm.176x97

opera :

Paletta d'altare realizza da Bozzetti preparatrori di Giovan Battista Tiepolo  di ciu uno  presso  Museo Puškin, Mosca

Francesco Zugno nacque a Venezia nel 1709 e probabilmente vi morì nel 1787. Gli Zugno sono un'antica famiglia veneziana. Non solo Francesco, ma anche Giambattista Zugno è stato pittore e nel XV secolo sembra che abbia affrescato il nuovo Palazzo Ducale.[2] Il ramo bresciano degli Zugno annovera un Francesco Zugno (1574-1621) omonimo, che a volte è stato confuso con l'artista soggetto di questa voce.

Di Francesco Zugno abbiamo poche notizie biografiche. Pittore di successo, si formò presso l'Accademia di Pittura e Scultura di Venezia. Si sposò nel 1742, anno il cui realizzò gli affreschi nella chiesa di Fratta Polesine, nei pressi di Rovigo.[3] Il pittore veneziano, Alessandro Longhi scrisse che Francesco Zugno era incline alla malinconia e alla solitudine.[4]

Su consiglio di suo padre Faustin Zugno, entrò nello studio di Giambattista Tiepolo, intorno al 1730. Francesco aveva già una solida formazione pittorica e come discepolo del Tiepolo realizzò, tra il 1730 e il 1737, diverse opere pittoriche e successivamente ebbe la sua prima commissione, per dipinti nella chiesa di San Lazzaro degli Armeni, a Venezia.[5]

Ritratto di Francesco Zugno, incisione di Alessandro Longhi[6]

Nel settembre 1776 fu nominato maestro all'Accademia di Venezia; ma già in ottobre Zugno lasciò l'insegnamento, a causa del cattivo stato della sua salute. In seguito a un'infezione da tubercolosi si spense all'età di settantanove anni, nella sua casa veneziana, in Calle della Rosa, nel San Cassiano. Fu sepolto il giorno seguente, nel cimitero parrocchiale.[7]

Francesco Zugno, interprete dello stile rococò nei territori della Repubblica di Venezia, ha realizzato numerose opere, fra affreschi e tele, in Veneto, in Friuli e nel Bresciano. Suoi dipinti ad olio su tela e suoi disegni si trovano in molti musei e in collezioni private. Influenzato, agli inizi della sua carriera, da Giambattista Tiepolo e da Sebastiano Ricci, nell'ultima parte della sua vita si orientò verso uno stile contaminato da istanze neoclassiche. Col pittore di architetture Francesco Battagliola ha collaborato alla realizzazione di dipinti, aggiungendo piccoli personaggi a tele dipinte con architetture.[8]

Il pittore Giovanni Scaiaro (1726-1792) copiò sue opere, per interpretarne soprattutto l'espressione delle figure.

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